EFFETTI INDESIDERATI 2

di Pia


- Pronto, Françoise…
- Joe! Tutto bene? È successo qualcosa? - chiese lei allarmata, era quasi mezzanotte.
- Deve succedere qualcosa per chiamarti? E se avessi voluto solo sentirti? - disse biascicando le parole.
- Joe, sei ubriaco o sbaglio?
- Ubriaco? Ho superato quella soglia mezz’ora fa, ora sono sull’orlo del coma etilico… ahahaha
- È andata così male? Ti ha fatto così male rivederla?
- È una stronza, Françoise, veramente una stronza…
- Non eri così severo con lei quando ti ha abbandonato ferito in mezzo al deserto, che t’avrà fatto mai oggi?
- Oggi, al suo matrimonio, ci ha provato con me! E questo perché doveva capire se amava Revan o me…
- Mi dispiace così tanto, Joe… Ora dove sei? Hai bisogno di aiuto? Chiedo a Jet di venire a prenderti?
- No, non lo dire a Jet… Lui non voleva che venissi, mi aveva detto di non accettare il suo invito. Non mi ha mai capito! Penso che mi prenderebbe a pugni e non sono in grado di batterlo in queste condizioni! Tu, invece, mi hai sempre capito, mi hai sempre aiutato…
- Ok, dimmi dove sei, vengo subito.
- Hotel Sheridan, in centro, dove c’è stata la cerimonia, sono ancora qui.

 

- Oddio, Joe, come ti sei ridotto!
- hihihihi… e non sai cosa ho combinato: ho spinto un uomo in piscina! hihihihi… non l’ho fatto apposta, ma barcollavo e… pluff … l’ho spinto! hihihihi…
Françoise portò una mano al viso, poi gli disse: - Su, appoggiati a me, ti porto in macchina.
- Non ce la faccio. Se entro in macchina, vomito, lo so.
- E allora che vuoi fare? Andare a piedi? Non so cosa possa succedere, se usassi il tuo acceleratore in queste condizioni!
- Ho preso una stanza qui in hotel, accompagnamici…
- Mi hai fatto venire qui per portarti in stanza?
Lui la guardò sorridendo come se le avesse fatto un bello scherzetto: - Ti ho fatta venire qui per farmi portare in stanza!
Lei rimase un po’ perplessa e strabuzzò gli occhi. Lui si chiarì: - No, non ci sto provando, non hai capito!
- Diciamo che ti è uscita un po’ male! Sù dai, appoggiati. Ti porto in camera.
Joe si appoggiò a lei e le disse: - Io lo so benissimo che una ragazza come te non ci verrebbe mai con uno come me…
- Ah sì? - rispose lei.
- Però, sbagli: sono un grande a letto. Credimi.
- Facciamo che ti credo sulla parola. - gli disse ridendo e pensando a quanto si sarebbe sentito in imbarazzo il giorno dopo per le cose che stava dicendo.
Arrivarono davanti alla sua porta
- Le chiavi… - chiese lei.
- Sono nella tasca del pantalone. ihihihi… - le rispose ridendo.
Lei incrociò le braccia: - Sul serio?
- Ah no, sono nella giacca… volevo vedere se le avessi cercate.
Entrarono e Joe cadde seduto sul letto. Lei cercò di sfilargli la giacca. - Lo vedi che mi vuoi spogliare…
- Certo… e metterti a letto.
- Perché attiro solo stronze?
- Prego?
- Perché attiro solo stronze come Mayumi e non posso avere una ragazza meravigliosa come te?
- Joe, tu sei ubriaco e non sai quel che dici…
- Tu ci staresti mai con una nullità come me, Françoise?
Françoise, lo fece stendere e sospirò. Stava per andarsene quando lui le afferrò il polso. La tirò giù sul letto e le si mise sopra. - Non hai risposto. - le disse guardandola negli occhi.
- Facciamo che me lo chiedi da sobrio? Puzzi terribilmente di alcool ora.
- Non hai risposto così l’altra volta… ma tu proprio non lo ricordi…
Cercò di indugiare il quella posizione, sperando che lei ricordasse di quando gli disse che la eccitava, ma quella posizione gli fece davvero male e avvenne l’irreparabile.

 

Joe si risvegliò completamente disorientato. Non riusciva a focalizzare dove fosse: l’unica cosa chiara per lui, era di essere su un letto seminudo. Man mano che la vista gli si allargava capì che era in una stanza d’albergo e nel letto al suo fianco c’era una ragazza bionda voltata di spalle che apparentemente dormiva. Probabilmente qualcuna rimorchiata la sera prima. Sollevò la testa per guardarla in volto, ma gli girò vorticosamente e un conato di vomito lo costrinse a scappare e cercare il bagno. Diede di stomaco rumorosamente, ma la cosa gli schiarì le idee: la sera prima aveva decisamente bevuto troppo. Quella stronza di Mayumi lo aveva invitato al suo matrimonio con Revan e poi era venuta a fare la gatta morta da lui… proprio al matrimonio!
- Joe, hai dato ancora di stomaco? - gli chiese una voce familiare. Joe si voltò di scatto esterrefatto: era Françoise!
- Si… - rispose incredulo.
- Credevo che ormai non avessi più nulla da vomitare! - gli rispose preoccupata - Ti faccio portare qualcosa? -
- No, non è necessario… - rispose con circoscrizione, ricordava poco della sera precedente e assolutamente nulla della notte precedente e lei… era nella sua stanza… in sottoveste… cosa aveva combinato?!?!
- Ti senti un po’ meglio?
- Si, credo di sì… ma… Françoise… io… tu… che ci fai qui?
Françoise incrociò le braccia: - Joe, tu non ricordi nulla di ieri notte, giusto?
Joe ebbe dei secondi di terrore, sbiancò, qualsiasi cosa avesse detto sarebbe stata quella sbagliata, ma doveva sapere, doveva chiederglielo: - Françoise … io e te … noi… abbiamo… - non ebbe il coraggio di continuare - la guardò da capo a piede, era proprio in sottoveste!
- Fatto sesso? - concluse per lui e sorridendo sensuale gli disse: - Sì… e … sei stato grande!
Joe sgranò gli occhi, ma lei continuò: - Un po’ veloce a dire il vero…
- Mi stai prendendo in giro?
- Super veloce… ma d’altro canto, che aspettarsi da te?
- Mi stai prendendo in giro! - dedusse e lei si mise a ridere per confermarlo. Lui portò le mani al viso e ispirò forte. Sapeva che non poteva dirle che provava sollievo, sarebbe stato troppo offensivo, perciò tacque. - Ahahah, che faccia che hai fatto! Avrei voluto filmarti! - continuava a prendersi gioco di lui.
- Non è divertente! - la rimproverò, ma con scarsi risultati visto che continuava a ridere. - Non si fanno certi scherzi a un uomo!
- Beh… ieri sera sei stato tu a farmi un paio di scherzetti, quindi direi che te lo sei meritato!
- E hai dormito qui per farmi uno scherzo?
- Ma Joe! Avremmo dormito insieme migliaia di volte in missione… Ti scandalizzi per questo?
- Dormiamo accampati insieme, non in un letto matrimoniale in albergo… e poi perché sei… in sottoveste?!
- Ringrazia che ce l’avessi una sottoveste, altrimenti avrei dovuto dormire qui in intimo o andare in giro sporca di vomito…
Joe scrollò la testa: - No, non dirmelo…
Françoise annuì: - Ebbene sì… hai vomitato sul mio vestito ed anche sulla tua camicia… - gli disse indicandogli il suo dorso nudo.
- Oddio scusami! Sono mortificato! Te lo ricomprerò!
- Non è necessario: l’ho messo nel sacchetto della lavanderia dell’hotel stanotte, insieme alla tua camicia, a breve ce li restituiranno puliti e stirati.
Joe sedette scrollando la testa.
- Su non fare così, non è successo nulla di grave… era solo un vestito!
Lui la guardò: era sorridente e solare come al solito, questo lo rassicurava.
- Che scherzetti t’ho fatto ieri?
- Non credo che te li racconterò mai! - disse ridendo.
- Ti prego dimmi che mi sono comportato con riguardo.
- Pensi che avrei mai dormito qui, se non mi fidassi ciecamente di te?
Lui la osservò, lo guardava con dolcezza ed aveva un’espressione indecifrabile.
- Non so se esserne lusingato o offeso…
Lei rise di gusto.

 

 

© 18/09/ 2021

 



 
 


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